martedì 22 febbraio 2011

Animal Hair Collection - Parrucche artistiche



Conigli, elefanti, cani, cervi, leoni, uccelli, persino rinoceronti: parrucche più uniche che rare - tutte fatte con veri capelli - dal poliedrico Shinju Konishi, artista giapponese che si divide tra moda, pubblicità, televisione e cinema. Animal Hair, mostra andata in scena per pochi giorni a metà febbraio ad Harajuku - uno dei quartieri di Tokyo dove le tendenze sono spesso di casa - ha raccolto i suoi lavori più innovativi. Ogni particolare curato nel minimo dettaglio, ogni dettaglio studiato per riprodurre l'animale "dal vivo". "Con capelli artificiali non puoi creare linee morbide e fluenti. Con quelli naturali sì". Parola di Konishi, che quando crea le sue parrucche esamina le teste degli animali da ogni angolo, facendo particolare attenzione alle loro espressioni: il tutto per creare una animal hair collection di affascinante eleganza. 
(www.donnesulweb.it - altre foto qui

venerdì 4 febbraio 2011

Da Torino a Kyoto in Vespa (per amore), adesso madonnaro a Tokyo

E' la storia di Giuseppe Percivati, 25 anni torinese, partito per il Giappone ad agosto 2009 (e arrivato 4 mesi e 24.000 chilometri dopo) per raggiungere Saki, la sua ragazza giapponese. Amore per la vita, diranno i più romantici. Neanche per idea: dopo qualche mese lui lascia lei (e la Vespa), torna in Italia, raccoglie le idee e decide di ripartire, questa volta per Tokyo. Ma anche qui, nessun lieto fine: rotti i rapporti con lei, l'obiettivo è fare il "madonnaro", uno dei suoi sogni fin da quando era bambino, in centri commerciali e spazi comunali (in Giappone vietato "imbrattare" suolo pubblico, neanche a dirlo). Aspettando che arrivi l'occasione giusta per stupire i giapponesi con i suoi lavori artistici, spaziando tra tradizionali figure religiose e più moderne illusioni ottiche in 3D, sbarca il lunario lavorando come barista in un locale a due passi da Roppongi e posando per qualche pubblicità. Ha già comunque in mente quando rimontare in sella (estate 2012) e tornare di nuovo in patria con il suo 125 del 1979 (ora parcheggiato a casa dei genitori della ex) passando per Russia, Mongolia, Kazakistan, Europa dell'est, puntando a ovest fino a Torino. L'importante è trovare sempre la propria strada.
(donnesulweb.it - 4 febbraio 2011)