venerdì 18 marzo 2011

Una copia, un euro

Terremoto e tsunami. Uno conseguenza dell'altro. Se il primo i giapponesi sono riusciti a domarlo, il secondo rimane ancora un'onda lunga, veloce e compatta, che spazza e toglie vite, sradica case e inghiotte migliaia di persone. Niente commenti, perché sarebbero solo retorica.

Da Tokyo, città che non ho mai lasciato, sopraffatto da un forte senso di impotenza e d'accordo con la casa editrice, ho deciso che, per un anno a partire dal 20 marzo 2011, per ogni copia venduta - in qualsiasi forma - di "Giapponesi si nasce" sarà devoluto 1 euro ai terremotati giapponesi.

So che non è molto, ma è una prima iniziativa cui spero ne potranno seguire altre.
In questi momenti di estrema incertezza, purtroppo non ho ancora avuto la lucidità di scegliere l'associazione o gruppo al quale devolvere i proventi della vostra generosità. Sarà mia premura comunicarvelo quanto prima.

Per qualsiasi comunicazione, suggerimento, idea, considerazione, vi prego di scrivermi all'indirizzo paolo.soldano@giapponesisinasce.com

Paolo Soldano - Tokyo, 19 marzo 2011.

giovedì 17 marzo 2011

A Tokyo cavalcando il terrore

"A" - 17 marzo 2011


Tokyo, terrore nella città antisisma

La Repubblica, 12 marzo 2011
 

Embassy of the United States in Tokyo, March 17th

mmm...
[...] Despite the best efforts of responders, the situation remains very serious. Given the situation, we recommended the evacuation of American citizens to at least 50 miles, in keeping with the guidelines applied in the United States. Since the continued or increased release of windborne radioactive material cannot be ruled out, American citizens in Japan are advised to take prudent precautions against potentially dangerous exposure. As a general matter, residents in areas further from Fukushima Prefecture face less risk of significant exposure, but changing weather conditions and wind direction means that radiation levels in the future might become elevated [...].




mercoledì 16 marzo 2011

"Situation at Fukushima nuclear plant"

Ambasciata della Gran Bretagna / Tokyo
Vi invito a leggere l'intero messaggio (datato 16 marzo 2011) a questo link

Di seguito, un estratto che ahimé non ho il tempo di tradurre:

[...] Let me now talk about what would be a reasonable worst case scenario.  If the Japanese fail to keep the reactors cool and fail to keep the pressure in the containment vessels at an appropriate level, you can get this, you know, the dramatic word “meltdown”.  But what does that actually mean?  What a meltdown involves is the basic reactor core melts, and as it melts, nuclear material will fall through to the floor of the container. There it will react with concrete and other materials … that is likely… remember this is the reasonable worst case, we don’t think anything worse is going to happen.  In this reasonable worst case you get an explosion.  You get some radioactive material going up to about 500 metres up into the air.  Now, that’s really serious, but it’s serious again for the local area.  It’s not serious for elsewhere even if you get a combination of that explosion it would only have nuclear material going in to the air up to about 500 metres.  If you then couple that with the worst possible weather situation i.e. prevailing weather taking radioactive material in the direction of  Greater Tokyo and you had maybe rainfall which would bring the radioactive material down do we have a problem?  The answer is unequivocally no.   Absolutely no issue.  The problems are within 30 km of the reactor.  And to give you a flavour for that, when Chernobyl had a massive fire at the graphite core, material was going up not just 500 metres but to 30,000 feet.  It was lasting not for the odd hour or so but lasted months, and that was putting nuclear radioactive material up into the upper atmosphere for a very long period of time.  But even in the case of Chernobyl, the exclusion zone that they had was about 30 kilometres.   And in that exclusion zone, outside that, there is no evidence whatsoever to indicate people had problems from the radiation.  The problems with Chernobyl were people were continuing to drink the water, continuing to eat vegetables and so on and that was where the problems came from.  That’s not going to be the case here.  So what I would really re-emphasise is that this is very problematic for the area and the immediate vicinity and one has to have concerns for the people working there. Beyond that 20 or 30 kilometres, it’s really not an issue for health. [...]




Messaggio dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo 16 marzo 22:30 ora locale

EMERGENZA NUCLEARE  
Una squadra altamente specializzata della Protezione Civile italiana, composta di sei tecnici ed esperti, e’ operativa da questa mattina presso l’Ambasciata al fine di fornire orientamento e supporto alle attivita’ che la Sede diplomatica sta mettendo in atto a tutela della collettivita’ italiana in Giappone.

Le prime rilevazioni dei livelli di radioattivita’ sono state effettuate a partire dall’aeroporto di Narita, lungo il tragitto verso Tokyo e sul tetto dell’Ambasciata.

I valori della radioattivita' di fondo misurata in tutti i punti di rilevazione sono del tutto compatibili con quelli forniti dalle Autorita’ giapponesi e riportate sui siti istituzionali (tra cui quello del Governo Metropolitano di Tokyo che pubblica ogni ora i dati della radioattivita' massimo/ minimo/ media, sul sito del Tokyo Metropolitan Institute of Public Health http://113.35.73.180/monitoring/index.html).

Inoltre, avendo la possibilita' di effettuare una misura spettroscopica, i tecnici hanno avuto la possibilita' di ESCLUDERE la presenza di radiazione proveniente da isotopi radioattivi (NON ci sono isotopi artificiali, ossia quelli che possono essere stati prodotti in un reattore nucleare).

I valori in questione sono dell’ordine di 0.04 microsievert/ora, circa un terzo del valore di radioattivita' ambientale tipico della citta' di Roma (0.25 microsievert/ora).

Tali risultanze portano al momento ad escludere qualunque rischio di contaminazione in corso a Tokyo. Le Autorita’ giapponesi hanno inoltre dichiarato in serata che tutti e quattro i contenitori primari dei reattori 1, 2, 3 e 4 della centrale di Fukushima sono integri.

SITUAZIONE A FUKUSHIMA
Questa mattina si e’ verificata la fuoriuscita di vapore nelle vicinanze del reattore n. 3. Questa condizione ha comportato un lieve aumento della radioattivita’ nelle vicinanze della centrale. L’emissione si e’ quindi arrestata.
La situazione generale dei reattori continua a presentare profili di rischio per il fatto che non tutti gli impianti sono ancora pienamente sotto controllo.

LE PREVISIONI METEOROLOGICHE
Questa notte le previsioni meteorologiche per la regione di Fukushima segnalano venti moderati in direzione SUD-EST che dovrebbero portare nubi ed eventuali materiali radioattivi rilasciati dalla centrale nucleare verso l'Oceano Pacifico.
Nella mattina e nel pomeriggio del 17 marzo venti moderati continueranno a spirare in direzione SUD-EST allontanando verso il Pacifico nubi ed eventuali materiali radioattivi.
Nella notte tra il 17 e il 18 marzo venti moderati dovrebbero spirare in direzione EST verso l'Oceano Pacifico.

martedì 15 marzo 2011

Tokyo: reportage dalla città fantasma (?)


Forse è il caso di riflettere bene prima di mettere un titolo...

Telefonata con l'Ambasciatore d'Italia

martedì 15 marzo, 21:15 ora locale
L'Ambasciatore d'Italia a Tokyo Vincenzo Petrone, sentito telefonicamente poco fa, ha dichiarato che non si prevedono evacuazioni da Tokyo né da parte dell'Ambasciata italiana né da parte delle Ambasciate europee.

lunedì 14 marzo 2011

Ambasciata di Tokyo 13.30 ora locale 15 marzo 2011

Emergenza nucleare
1) Un ulteriore aggiornamento delle condizioni presso la centrale nucleare di Fukushima dopo l’esplosione di questa mattina alle ore 6.00, segnalano la presenza di tassi di radioattivita’ nel sito della centrale.
L’Agenzia giapponese di Sicurezza Civile informa che il contenitore di sconfinamento del reattore n. 2 sarebbe integro, nonostante l’esplosione delle ore 6.00 avvenuta in una vasca di raffreddamento.
Le autorita’ giapponesi hanno raccomandato alla popolazione residente nel raggio di 30 km. dalla centrale di non uscire di casa.
L’incendio verificatosi oggi nel reattore n. 4 e’ stato spento.
Le consultazioni che l’Ambasciata ha potuto realizzare con le Ambasciate dei maggiori Paesi occidentali, ed in particolare con quelle che hanno esperti nucleari nell’area di Fukushima, portano a ritenere che le informazioni date al pubblico dal Governo giapponese finora siano corrette e altrettanto lo siano le procedure che si stanno seguendo sui reattori critici.
2) Le previsioni metereologiche delle ore 11.30 indicano che la direzione del vento da Fukushima dovrebbe evitare l’arrivo su Tokyo di qualsivoglia emissione radioattiva proveniente da Fukushima. Un diffuso timore in tal senso esisteva poche ore fa.
Ci potrebbero essere, come da notizia circolata minuti fa, delle rivelazioni di radiazioni sopra Tokyo che non necessitano di specifiche misure di protezione personale della popolazione a Tokyo.
3) L’Ambasciata rinnova la richiesta di far urgentemente pervenire via e-mail  agli indirizzi e-mail: consular.tokyo@esteri.it e ambasciata.tokyo@esteri.it i nominativi dei membri del nucleo familiare che sono gia’ partiti, nonche’ di avvertire, sempre via email allo stesso indirizzo, questa Ambasciata nel momento in cui lascerete il Paese.
Invitiamo a seguire  scrupolosamente le istruzioni delle Autorita’ di Difesa civile giapponese che tutti i residente ricevono costantemente.

venerdì 11 marzo 2011

Post terremoto a Tokyo

11 marzo 2011, ore 23 - Shimbashi, Tokyo