giovedì 25 settembre 2008
SPECIALE PER "VENTENNI"
Tokyo, come tutte le megalopoli, non rappresenta il Paese. È una sorta di conglomerato di più città, l’una a fianco all’altra, una sopra l’altra. Grattacieli, confusione, ansia dell’ultimo treno, bar, locali di ogni sorta, decine di milioni di persone che quotidianamente si sfiorano e una immensa solitudine che angoscia. Ma se si tolgono le classiche zone “da turista”, che hanno contribuito a costruire lo stereotipo “Tokyo e i giapponesi”, come Roppongi o Shibuya, questa città è fatta anche di umanità che vive con meno di 1.000 euro al mese, di dignitosi senza tetto che non chiedono l’elemosina, di gente come me che vive in una palazzina di due piani in una zona popolare, paga un affitto di 420 euro e può permettersi di vivere da solo. Il mito del Giappone “caro e impossibile” è storia vecchia, che risale all’epoca della “bolla economica” degli anni ’80. Senza troppe pretese, qui si può mangiare con meno di 5 euro, andarsene in giro in bici e passare un’allegra serata sbevazzando tutta la notte e prendendo la prima metro del mattino senza lasciarci il portafoglio. Certo, avere una macchina e affittare un posto auto è tutt’altro discorso.
In Giappone si può fare la spesa alle 4 del mattino, appoggiare senza problemi la borsa in un fast food e stare certo che i treni arrivano puntuali (si vocifera che il ritardo accumulato negli ultimi anni sia in media di 30 secondi).
Quando si ha la sensazione che nel posto dove vivi ogni giorno tutto può accadere, che ogni cosa è possibile perché basta volerla, è difficile staccarsene.
Non sono più in transito qui.
Ci vivo.
(Tokyo, 15 settembre 2008, "A" numero 39)
domenica 21 settembre 2008
PICCOLI MOSTRI CRESCONO
Piccoli mostri crescono.
(Tokyo, 4 settembre, "A" numero 38)
domenica 14 settembre 2008
COM'E' BELLO IL MAR DI TERRA
(Tokyo, 27 agosto, "A" numero 37)
mercoledì 10 settembre 2008
YURIKO, CHI E' LA PRIMA DONNA CANDIDATA PREMIER
lunedì 8 settembre 2008
PROMESSE ITALIANE SULLE PASSERELLE DI TOKYO
Sei giovani promesse della moda sono partite dall'Italia e atterrate alla Japan Fashion Week.
Selezionate tra 120 candidate nell'ambito dell' "Incubatore della Moda", progetto nato con lo scopo di supportare le start-up di giovani imprese della moda, le sei giovani griffe che hanno presentato le collezioni primavera/estate 2009 hanno mostrato in anteprima assoluta le loro creazioni.
Ha aperto a.VE, ante vesperum edicta ("realizzati prima del tramonto") di Elena Pignata e Valentina Vizio, che presentano una collezione fatta di contrapposizione tra linee, forme e tessuti, materiali lucidi abbinati ad opachi, nello stesso tempo fluidi e costruiti. I colori predominanti sono spenti e scuri, con una predilizione per il nero e il grigio e un'unica accezione per l'estate: il lilla polveroso.
Per Gilda Giambra, di Gilda Giambra, alla sua seconda collezione, il mood è quello dell'ironia legata all'eleganza, con una forte ispirazione al circo: c'è un che di clownesco, con toni maschili e femminili che si uniscono in un'atmosfera da film muto anni '20.
Per BeeQueen, di Chicca Lualdi, l'interpretazione della femminilità è intesa come delicatezza dei toni e della materia: beige illuminati da filamenti metallici, bianchi impalpabili, lilla e azzurri in tonalità sofisticate. Semplice ma estremamente sofisticata, la "donna speciale" diBeeQueen è di un eleganza moderna dal gusto cosmopolita, senza ostentazioni né sfarzi, che segue uno stile fatto di delicatezza e pacatezza. Capi semplici, curati nelle linee e versatili, secondo il concetto del "price for value": alta qualità a prezzi accessibili.
San Andrès Milano, dello stilista messicano classe 1981 Andrès Caballero, propone invece una collezione fatta di creatività e funzionalità con un impronta retrò, dove si fondono mascolinità e femminilità, lusso della semplicità ed evoluzione delle forme classiche. La donna di San Andrès è forte ed elegante, apprezza il design e indossa qualità fatta di capi lavorati con tessuti di alta gamma e rifiniture sartoriali fatte a mano, che caratterizzano il marchio fin dal suo esordio.
Motivi farfallini per Leitmotiv, di Fabio Sasso e Juan Caro, secondo il concept "Life with butterfly": la farfalla al limite tra il naturale e l'artificiale, dal movimento pesante, meccanico, è il tema della nuova collezione, costituita da contrapposizioni, così come la gamma cromatica. Colori caldi si alternano a freddi, colori iridescenti si sostituiscono a colori opachi, per una donna in passaggio da un iper passato ad un iper futuro.
Ha chiuso Federico Sangalli Milano, di Federico Sangalli, che presenta la sua nuova collezione seguendo il concetto di "couture a porter". Capi realizzati con materiali preziosi, dai tagli geometrici, con giochi di luci e trasparenze. Il concept è quello della tecnicità nella ricerca della perferzione, facendo convivere lusso, classicità e portabilità. L'accostamento di materiali diversi, per struttura e peso, trova la sua fonte di ispirazione nel coreografo americano William Forsythe: organze in abiti da sera o per cappottini, nappe plissettate e drappeggiate come tessuti, materiali rigidi per arredamento in abiti da sera.
giovedì 4 settembre 2008
NON FERMATE LA SCALA MOBILE
Al decimo posto, il clima: “La stagione delle piogge finisce in Kyushu prima del normale”. Al nono, i furti: “Centinaia di pesche della buona fortuna rubate vicino Tokyo”, seguito a ruota da “Arrestato per rapina un uomo con una spada da samurai”e “Donna fugge da un rapinatore grazie a un tè e a una chiacchierata”. Al sesto posto, i cambiamenti demografici: “Un bambino su 30 nato nel 2006 ha un genitore non giapponese”. Al quinto, la cronaca nera, con un risvolto inquietante: “Studentessa accusata di aver ucciso il padre e di aver finto di essere il fratello”. Al quarto posto, le liberalizzazioni: “Cancellato il divieto di andare in bicicletta portando due bambini”. Sul podio, al terzo posto, società e costumi: “Insegnante arrestato per aver sbirciato sotto la gonna di una studentessa”; secondo classificato, l’emergenza cibo: “Morti 30.000 polli nell’incendio di Kagoshima”. E al primo posto, senza la benché minima ombra di dubbio, una notizia di fondamentale importanza, che ha giustamente trovato spazio sulle prime pagine di molti giornali giapponesi: “Venti feriti dall’improvviso stop di una scala mobile”.
(Tokyo, 4 agosto 2008)
martedì 2 settembre 2008
CLICK, TI SCATTO UNA "PURICULA"
(Tokyo, 9 agosto 2008)