mercoledì 10 settembre 2008

YURIKO, CHI E' LA PRIMA DONNA CANDIDATA PREMIER

(pubblicato su www.ilsole24ore.com il 9 settembre 2008)
Cinquantasei anni, single e senza figli, ex presentatrice televisiva, ex interprete di arabo, Yuriko Koike potrebbe diventare la prima donna premier della storia del Giappone.
"Madame Sushi" - come lei stessa si è definita l'anno scorso durante una visita ufficiale negli Stati Uniti quando era ministro della Difesa ("In patria mi chiamano la "Condoleezza Rice giapponese", dichiarò alla stampa americana – "Entrambe lavoriamo per la sicurezza nazionale, ed entrambe portiamo la gonna". Giocando sul "rice" come ingrediente chiave per il sushi, affermò poi: "Chiamatemi Madam Sushi") - ha dichiarato che la parola chiave della sua politica sarà "riforme".
"Punto a cambiare questo mondo, il sistema della società giapponese" – ha detto durante la conferenza stampa di lunedì, nella quale ha annunciato di candidarsi a leader dell'LDP (Liberal Democratic Party) – "d'altra parte, vorrei conservare le tradizioni, i legami familiari e la solidarietà di una comunità che dovrebbe essere preservata".
È partita forte, la Koike, anche perché il tempo è poco: dopo le improvvise dimissioni dell'ex Primo Ministro Yasuo Fukuda della settimana scorsa, l'LDP si ritrova senza leader e con le elezioni alle porte. È quasi certo infatti che uno dei primi compiti che spetterà al successore di Fukuda sarà quello di sciogliere la Camera Bassa e andare così a nuove elezioni, che secondo le fonti più attendibili si terranno il 2 o il 9 novembre.
Laureata in Sociologia all'Università de Il Cairo nel 1976, la Koike aveva già studiato arabo per un anno alla American University, sempre nella capitale egiziana. Elegante, telegenica, sicura di sé, già Ministro dell'Ambiente sotto il governo Koizumi e Ministro della Difesa (prima donna a ricoprire questa carica) sotto Abe, potrebbe essere il nuovo volto del partito conservatore, e sfidare così Ichiro Ozawa, del Partito Democratico (DPJ), ora all'opposizione. Ma il primo scoglio da superare è quello di vincere il confronto, da qui al 22 settembre (data in cui si sceglierà il nuovo leader) con gli altri candidati dell'LDP, primo fra tutti l'attuale Segretario Generale del partito Taro Aso, il favorito tra i contendenti. Essere una donna non gioca certo a suo favore, non tanto a livello di opinione pubblica, quanto all'interno di un gruppo politico, conservatore e dominato da uomini, come quello Liberal Democratico.
"Il potere femminile è qualcosa che anche il Giappone può avere", ha annunciato la Koike, che ha cominciato la sua carriera politica nel 1992 - "Vorrei mettere in pratica politiche dal punto di vista delle donne, in modo che il potere femminile possa essere usato meglio e che le donne possano essere parte della società, così come sentirsi libere dall'ansia di fare e crescere bambini ".
Dopo aver cominciato come interprete e traduttrice di arabo, ricoprendo anche la carica di segretario generale dell'Associazione araba-giapponese, ha poi proseguito sulla strada del giornalismo televisivo come presentatrice di programmi specializzati in business e attualità, passando poi al mondo della politica. Proprio durante il suo mandato da ministro dell'Ambiente, ha lanciato nel 2005 la famosa campagna "Coolbiz" (niente giacca e cravatta durante i mesi estivi e aria condizionata a 28° nei luoghi pubblici, il tutto per risparmiare sui consumi e inquinare meno), che ha avuto un grande successo in Giappone.
Ha pubblicato anche diversi libri, dai primi dal titolo "L'arabo in tre giorni" e "Scalare una piramide in kimono", agli ultimi, più incentrati sulla politica vista (e fatta) da una donna.
Insomma, una figura variegata e ben sostenuta da diversi esponenti politici (primo fra tutti Koizumi) che potrebbe diventare il nuovo volto del Giappone. Anche se sono in pochi a crederlo veramente.
E rimane poi un dubbio: che la candidatura della Koike arrivi proprio ora per sfruttare la scia della "donna leader in politica" lanciata dalla Clinton prima e dalla Palin poi?
da Tokyo, Paolo Soldano

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