È stato definito “straordinario”, “originale”, “un efficace ritratto d’atmosfera della città e dei suoi abitanti”: basta solo il sottotitolo per capire che “Tokyo! – Tre visioni di esistenza” è uno di quei film di cui si parlerà, nel bene e nel male (e probabilmente solo su internet, visto che in Italia non si sa bene se e quando uscirà nelle sale). Tre registi (di cui uno coreano), tre storie, un’unica città che fa da sfondo alle vite di tre personaggi inquietanti: una donna con disturbi psichici che si trasforma in sedia, un “hikikimori” (fenomeno tutto giapponese di chi si ritira in casa per anni senza uscirne mai) che si innamora di una ragazza con tatuaggi speciali che consegna pizza a domicilio, e una specie di eremita dalle unghie lunghissime e dallo strano linguaggio che vive nelle fogne di Tokyo, arrestato per un attacco terroristico. Allucinazioni allo stato puro che raccontano una delle città più popolate al mondo, dove alienazione e solitudine sono all’ordine del giorno. Sarò pronto a guardarlo?
(da Tokyo - pubblicato su "A" 15/09)
domenica 12 aprile 2009
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