domenica 8 novembre 2009

Tatami, e luce fu

Uno degli aspetti che rende affascinante il Giappone è la compenetrazione di tradizione e tecnologia. Prendiamo il tatami, ad esempio, la classica pavimentazione giapponese composta da pannelli rettangolari di paglia di riso intrecciata e pressata. Da sempre presente nelle case nipponiche, con la costruzione di nuovi edifici in stile occidentale sta diventando, anno dopo anno, sempre meno popolare. A rivitalizzare la domanda e riportare il tatami ai fasti antichi ci sta pensando la Murakami Sangyo, azienda giapponese del settore, che ha realizzato e commercializzato il primo tatami che s’illumina. Grazie a LED inseriti a dovere, il pavimento viene leggermente illuminato, creando un’atmosfera davvero particolare. Quattro colori disponibili, inclusi il bianco e il nero. Unico difetto (almeno a mio parere) è il prezzo: a partire da 600 euro per un tatami da 90 centimetri per 90. Aspetterò la versione impermeabile, già in fase di progettazione, da utilizzare dove fino a pochi anni fa era del tutto impensabile: a bordo piscina o, perché no, in bagno.
(pubblicato su "A" numero 45, 12 novembre 2009)

1 commento:

S ha detto...

beh splendido il tatami, ma andava già benone la versione originale! No?

beh oddio quello impermeabile sarebbe splendido... tipo per la cucina...