domenica 24 agosto 2008

COSA NON SI FA PER UN TATAMI

Vademecum per affittare un appartamento in Giappone: 1. I proprietari di casa, oltre a due mensilità di deposito, ne chiedono altre due di “regalo” (a fondo perso); 2. La maggior parte non accetta stranieri; 3. Hai bisogno di un garante (sempre e solo giapponese, che guadagni almeno 3 volte il tuo affitto); 4. Preparati ad un’odissea burocratica, che passa tra decine di moduli da compilare, documenti da presentare, incontri da sostenere; 5. Momento chiave: il colloquio con il padrone di casa, che giudica come sei vestito, che scarpe hai, se ti sei fatto la barba e se la tua faccia esprime affidabilità; 6. Quando tutti ma proprio tutti i documenti, tuoi e del tuo garante, sono stati raccolti e arriva l’ok del proprietario, scatta la procedura della lettura del contratto (nel mio caso, 4 pagine di premesse, 17 di contratto vero e proprio, più 4 di assicurazioni); 7. La firma avverrà in un momento successivo; 8. Non stupirti se una clausula recita “se vai via per più di 15 giorni, devi comunicarlo al proprietario”: fa parte della normale procedura nipponica. 8. Se hai una bici, ricordati il colore e il numero di targa: dovrai trascrivere il tutto sul contratto, nell’apposita sezione “parcheggio bicicletta”.
(Tokyo, 17 luglio - n.33 di "A")

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