giovedì 4 dicembre 2008

UN'ALBA DI TONNO E CAFFE'

Sabato mattina, ore 5:00. Mi sveglio dopo poche ore di sonno, gli occhi pesti. Macchina fotografica, sciarpa al collo, sono pronto. Sul vagone della metropolitana si confondono i personaggi della notte: ragazzine col trucco sfatto e gonne troppo corte, ubriachi, lavoratori addormentati. Le signore con fazzoletto al collo e gli uomini con stivaletti in gomma, cappellino e cesto in vimini salgono solo a un paio di fermate dalla mia destinazione: Tsukiji, uno dei mercati del pesce più grandi del mondo, ogni giorno più di 2.000 tonnellate di prodotti ittici venduti. Vasche con animali ancora vivi, minuscoli camioncini che sfrecciano (sta a te scansarti in tempo), gamberetti, ostriche, salmone… E poi l’asta del tonno, con decine di compratori che saggiano la qualità dei pesci surgelati e messi a terra senza testa né coda, con cartellini che indicano peso, qualità e provenienza. Nei piccoli ristoranti intorno a Tsukiji pare si possa gustare il sushi più buono del mondo. Alle sei di mattina non mi sembra il caso: opto per un caffè nero forte, torno a casa e mi rimetto a letto.
(da Tokyo, 14 novembre, pubblicato su "A" numero 49)

Nessun commento: