Da più di un mese ha aperto la nuova linea “F” della metropolitana di Tokyo, che si aggiunge alle 12 già esistenti, e che allarga il territorio dei cosiddetti “animali da metropolitana”, da me arbitrariamente divisi in tre categorie: “cellulare dipendenti” (i più numerosi, che giocano/messaggiano/si specchiano/ guardano la tv, tutto con il telefonino); “ipoddiani” (con l’mp3 grande come una pila ma con enormi cuffie colorate da dj); “addormentati” (in piedi o seduti non fa nessuna differenza: loro dormono). Ci sono poi svariate sottocategorie, tra cui le “truccatrici”, i “lettori” e i “turisti”. Ma questo piccolo e variopinto ecosistema rischia di scomparire: continua senza sosta la campagna “Fallo a casa” (questo lo slogan). Campeggiano in ogni angolo della metropolitana manifesti che ritraggono giovani che ascoltano musica o che si siedono in maniera scomposta o ragazzine che si truccano e che parlano al telefono: al loro fianco la classica signora giapponese con lo sguardo schifato. Ti sei dimenticata di mettere il mascara? Vuoi fare su e giù con la testa ascoltando la tua canzone preferita? Vuoi rispondere alla mamma per sapere se il gatto sta ancora male? “Please do it at home”.
(Tokyo, 7 luglio 2008)
venerdì 1 agosto 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Pensa che qui lo fanno in auto...
...il Giappone e' o non il paese dei contrasti?!
Posta un commento