mercoledì 2 luglio 2008

Distributore di sigarette a riconoscimento facciale

da Tokyo, Paolo Soldano
(pubblicato su www.ilsole24ore.com il 23 maggio 2008)

E' nato in Giappone il distributore di sigarette a riconoscimento facciale.
La Fujitaka Co, società giapponese con base a Kyoto e presente nella maggior parte dei mercati internazionali con soluzioni tecnologiche innovative, ha progettato un nuovo sistema per impedire agli under 20 (età limite sotto cui non è consentito fumare in Giappone) di comprare sigarette.

Una piccola telecamera e un software di riconoscimento del viso, installati direttamente sul distributore, analizzeranno l'aspirante acquirente, giudicando se sia il caso di vendergli tabacco o meno. Presentata al magazine New Scientist da Hajime Yamamoto, portavoce della Fujitaka Co, la nuova meraviglia tecnologica giapponese potrebbe ben presto entrare in funzione .

"Con il riconoscimento facciale" ha dichiarato Yamamoto presentando il prodotto alla rivista New Scientist, "se sei un adulto puoi continuare a comprare le sigarette come prima, e il problema dei minori che prendono in prestito le carte di identità per acquistare le sigarette potrà così essere evitato". La macchinetta scatta una foto quando si schiaccia il pulsante "riconoscimento adulti", analizzando la faccia del fumatore: in base alle rughe, alle zone flaccide intorno a bocca e occhi e alla struttura corporea rilevate, è in grado di determinare l'età approssimativa della persona, scansionando la sua faccia e confrontandola con 100.000 volti contenuti nel database del software. Nel caso in cui il computer avesse dei dubbi, può comunque richiedere un'ulteriore verifica tramite documento d'indentità.
Provata su un campione di 500 individui di età compresa tra i 13 e i 60 anni, il software ha individuato gli "adulti" con un'accuratezza del 90%. Il progetto della Fujitaka deve avere ancora l'approvazione definitiva del Ministero delle Finanze, e arriva dopo la decisione di dare un giro di vite alla vendita di sigarette ai minori di vent' anni.

Nel frattempo, sono già stati accolti due sistemi di riconoscimento dell'età, che entreranno in funzione dal primo di luglio a Tokyo: una macchinetta in grado di "leggere" la patente, e la "Taspo", una tessera in stile carta di credito con tutte le informazioni sul compratore.
È soprattutto la "Taspo" che ha provocato dei malumori tra i fumatori, a causa del laborioso procedimento per ottenerla. Ritirati i moduli di richiesta in tabaccheria, bisogna infatti compilarli con i dati personali (allegando anche una fotocopia di un documento d'indentità e una fotografia formato tessera), spedire il tutto all'Istituto del Tabacco e aspettare l'invio della tessera.
Il progetto, partito a marzo a Kagoshima e Miyazaki e già in vigore in alcune aree del Giappone , verrà pienamente attuato a giugno nelle prefetture di Osaka, Kyoto e Nara, e a partire da luglio anche a Tokyo.I 570.000 distributori di sigarette sparsi in tutto il Paese si dovranno dunque dotare per legge di un sistema di riconoscimento dell'età, qualsiasi esso sia.

In Giappone, dove un pacchetto di "rosse" costa circa 2 euro, non esiste una legislazione che bandisca il fumo dai locali pubblici, anche se una diminuzione del numero di fumatori si è registrata dall'approvazione della "Legge sulla Promozione della Salute" del 2003. Ma se accendersi una sigaretta è permesso in quasi tutti i bar e i ristoranti, la stretta convivenza di milioni di persone ha imposto nelle grandi città ferrei regolamenti per fumare in strada: solo in zone adibite è permesso farlo. E se sono in molti ad essersi dotati di portaceneri "da taschino" nei quali buttare la cenere e la cicca una volta finita, fumare per strada in aree non consentite rimane comunque una cosa malvista.
Tra poco, anche comprare un pacchetto di sigarette non sarà più così immediato.