Che i giapponesi siano organizzati ed efficienti, è uno stereotipo con una grande base di verità. Che lo siano fin quasi a diventare comici, è un dato di fatto. Lo dico perché mi sono imbattuto, tra le pagine di un piccolo giornale in inglese di annunci vari, nella pubblicità a mezza pagina della “Lezione Preparatoria al Disastro per Residenti Stranieri”. Come se non bastasse il titolo per invogliare a partecipare alla lezione, nelle righe sotto si legge: “Per prepararti ad una emergenza, perché non ti unisci alla nostra classe preparatoria ai disastri, comprendente anche un terremoto simulato di livello 7?” Già, perché?, mi chiedo anch’io. D’altronde, meglio avere le idee chiare e sapere esattamente cosa fare. “In Giappone”, mette infatti in guardia l’annuncio, “i terremoti capitano frequentemente”. La lezione, organizzata dal famigerato Dipartimento di Pianificazione e Comunicazioni, che sembra un ufficio da Grande Fratello di Orwell, è anche tradotta simultaneamente in inglese, cinese e coreano da interpreti volontari, e tutti i partecipanti saranno perfino omaggiati di un fantastico “kit per la prevenzione dei disastri”. Come mancare? Mi immagino già il classico 22enne australiano, annoiato con una birra in mano sul suo futon, che non sa proprio come passare la sua domenica pomeriggio e corre a telefonare per prenotare la sua prima lezione del corso di prevenzione ai disastri…
(Osaka, 28 gennaio 2008)