mercoledì 2 luglio 2008

NARA

Non capita spesso di essere circondati da centinaia di cervi in libertà, soprattutto in città. Ma una delle meraviglie di Nara, la prima capitale del Giappone, è proprio questa: 1200 animali (molti dei quali con le corna tagliate) scorrazzano senza problemi per strade e stradine, prediligendo ovviamente le zone con più verde. Ho percorso la strada principale, dalla stazione al tempio ligneo più grande del mondo dove c’è una statua gigante in bronzo di Buddha nella classica posizione del loto, affiancato da cervi di ogni età e grandezza. In realtà non si sono molto interessati a me, quando hanno capito che la macchina fotografica che tenevo tra le mani non era commestibile. Molto più aggressivi e disponibili con i tanti turisti che davano loro del cibo: ormai abituati a condividere gli spazi con esseri umani di ogni genere, e soprattutto a ricevere da mangiare direttamente dalle mani delle persone, non si lasciano certo pregare per accettare biscotti e biscottini offerti loro. È così che mi è capitato di vedere ragazzini urlanti rincorsi dai cugini cattivi di Bambi, mamme isteriche in preda al panico con bambini in braccio e fameliche bocche protese, anziane signore alla prese con cappotti tirati e giacche strappate. Niente di veramente pericoloso, s‘intende: il problema è che la reazione del giapponese medio fa pensare a una sciagura a ogni passo.
(Osaka, inverno 2007)