Secondo un recente studio del fantomatico Istituto Nazionale della Popolazione e della Ricerca della Sicurezza Sociale (?), sembrerebbe che nel 2006, per la prima volta, le unità familiari composte da un solo individuo siano diventate le sistemazioni più comuni in Giappone, e superino di gran lunga quelle formate da coppie con bambini. Ma in realtà non si è mai veramente soli nelle case giapponesi: esseri geneticamente modificati chiamati gokiburi (letteralmente “blatta, scarafaggio”) fanno compagnia a molti qui. Entrano dalle finestre anche se sono chiuse, scorrazzano indisturbati nelle abitazioni, allietano la visione di tutti (me compreso) con i loro 6/7 centimetri di lunghezza, le loro antenne filiformi e quel colore tra il marroncino e il nero tanto unico quanto disgustoso. Ho provato con spray, trappole, disinfestanti, fino a quella che qui viene chiamata la “bomba”. Ho anche tappato con lo scotch qualsiasi insenatura, spiraglio, buchicino, ma non c’è niente da fare: in media uno al giorno riesce sempre a farmi compagnia. Non mi do per vinto comunque, prima o poi riuscirò a rimanere veramente solo in casa.
(Tokyo, 15 giugno 2008)
venerdì 4 luglio 2008
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1 commento:
Io avrei già chiesto il trasferimento... al nord?! Isola di Hokkaido... magari temono il freddo... magari!
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